La Nazionale guarda al Sudafrica

Primo giorno di raduno presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia scandito da numerosi appuntamenti per la Nazionale Italiana Rugby, in ritiro sino a mercoledì nella struttura toscana.

In mattinata il preparatore atletico Alex Marco ha lavorato in palestra dividendo i venticinque atleti presenti al raduno in tre gruppi, mentre mediani e trequarti, una volta terminato l’impegno in sala muscolazione, si sono spostati sul campo con lo specialista Philippe Doussy per una sessione dedicata esclusivamente al gioco al piede.

Nel pomeriggio, insieme ad alcuni Azzurri U20 facenti parte dell’Accademia FIR di Tirrenia ad integrare il collettivo, la Nazionale ha svolto un allenamento sul campo diretto dal Commissario Tecnico Nick Mallett.

Archiviato l’RBS 6 Nazioni 2010, il CT Nick Mallett – che ha incontrato i media all’ora di pranzo insieme al tallonatore Leonardo Ghiraldini, capitano azzurro nel Torneo da poco concluso – ha tracciato la rotta verso il tour estivo in Sudafrica e verso i Mondiali neozelandesi del 2011: “Alla Rugby World Cup mancano solo dodici partite per la nostra Nazionale – ha detto Mallett – negli ultimi mesi abbiamo dimostrato che la difesa è cresciuta e che dobbiamo migliorare ancora nel nostro gioco d’attacco. I quarti di finale sono il nostro obiettivo per i Mondiali, Australia e Irlanda le nostre principali avversarie nel girone: avremo modo di affrontarle entrambe ancora una volta (l’Australia il 20 novembre, l’Irlanda il 5 febbraio ndr), saranno due partite importanti per capire il nostro valore in prospettiva iridata. Contro Russia e Stati Uniti, le altre due avversarie nel girone mondiale, dovremo proporre un rugby offensivo, essere noi ad attaccare come abbiamo fatto lo scorso novembre contro Samoa”.

Il CT azzurro ha poi spostato la propria attenzione sul tour del prossimo giugno in Sudafrica, con due test-match contro gli Springboks campioni del mondo il 19 giugno a Witbank e il 26 ad East London: “Saranno due partite molto diverse per le condizioni climatiche che troveremo. Witbank, in altura, con un campo molto duro e la possibilità per i nostri avversari di muovere velocemente la palla, rappresenterà un impegno particolarmente difficile per noi. Ad East London, a livello del mare e con un vento che presumibilmente soffierà molto forte, dovremmo trovarci in condizioni più favorevoli per il nostro rugby. I convocati saranno indicativamente ventisei ed a tutti loro verrà offerta una chance di scendere in campo”.

Il tour sudafricano dovrebbe riportare in maglia azzurra il numero otto e capitano Sergio Parisse, avviato verso la conclusione del percorso di recupero dall’infortunio al ginocchio destro riportato a novembre: “Sergio è importante per l’Italia come giocatore e come capitano, sta recuperando in anticipo rispetto a quelli che erano i tempi previsti e io ho intenzione di portarlo in tour. Purtroppo, con la mancata partecipazione dello Stade Francais alla fase finale del Top 14, non avrà possibilità di ritrovare il ritmo partita: non escludo che, per ovviare a questo problema, possa giocare una partita con l’Italia “A” o partecipare ad un torneo con l’Italia Seven”.

Infine, Mallett non ha potuto esimersi da un commento sui Mondiali FIFA 2010 che si disputeranno proprio nel “suo” Sudafrica in concomitanza con il tour azzurro nella “rainbow nation”: “E’ una grande opportunità per tutto il Paese, da due anni a questa parte non si parla d’altro. Tutti noi vogliamo che sia un grande successo, una chance per dimostrare la generosità della popolazione sudafricana. Ma sono anche sicuro che il pubblico non mancherà di certo alle partite che giocheremo a Witbank ed East London”.

“Il Sei Nazioni appena concluso – è intervenuto Ghiraldini – è stato difficile ma ha ribadito che l’Italia è in grado di competere con tutti e che la nostra squadra ha le qualità per conquistare vittorie di alto livello. Lo abbiamo dimostrato chiaramente contro l’Inghilterra e nella partita vinta contro la Scozia che, all’ultima giornata, ha poi superato l’Irlanda. Dobbiamo continuare su questa strada: il lavoro è l’unica possibilità per arrivare ad obiettivi sempre più importanti”.

“La tournèe in Sudafrica – ha proseguito il tallonatore della Benetton Treviso – potrà essere utile per preparare la stagione a venire, per vedere qualche giovane interessante ed aumentare la competitività interna al gruppo. Saranno due gare difficili ma ormai siamo abituati all’alto livello e siamo intenzionati a ben figurare, a migliorarci ancora: i Mondiali del 2011 sono dietro l’angolo”.